Gaslighting, la subdola forma di manipolazione psicologica

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Gaslighting, la subdola forma di manipolazione psicologica

ISF Istituto di Scienze Forensi
Pubblicato da ISF Magazine in Psicologia e Neuroscienze · Lunedì 16 Gen 2023
Articolo della dr.ssa Hillary Di Lernia (ISF Ufficio Comunicazione)

“Manipolazione psicologica di una persona per un lungo periodo di tempo tanto da indurre la vittima a mettere in dubbio la validità dei propri stessi pensieri, della propria percezione della realtà o dei propri ricordi. […] Porta a confusione, perdita di fiducia in sé e di autostima, incertezza sulla propria stabilità mentale e dipendenza dal manipolatore”.
Questa la definizione di gaslighting secondo il dizionario Merriam-Webster, il quale l’ha eletta come parola del 2022. Secondo lo stimato vocabolario statunitense, la ricerca del termine è aumentata del 1.740% rispetto all'anno precedente e senza la presenza di un singolo evento che abbia generato picchi significativi nella curiosità delle persone. La ricerca è stata infatti pervasiva durante l’intero corso dell’anno.
Nonostante non si possano conoscere le motivazioni dietro a ogni ricerca, questo importante incremento induce a pensare a un possibile collegamento con il moltiplicarsi delle campagne di sensibilizzazione in merito alla violenza di genere, tra cui rientra anche il gaslighting.
Ad ogni modo, questo tipo di abuso sta iniziando solo ora a essere studiato impiegando dati scientifici sociali sistematici.

Origine del termine
Il termine risale a un dramma teatrale di Patrick Hamilton del 1938 dal titolo “Gas Light”, che ha come tema quello dell’abuso psicologico in ambito familiare.
Il personaggio principale Jack Manningham mira a impossessarsi di alcuni gioielli di valore appartenenti alla famiglia della moglie Bella senza che lei se ne accorga e per farlo inizia a manipolare piccoli aspetti della vita quotidiana per portarla all’esaurimento.
L’espressione “gas light” trae origine da una scena precisa in cui la manipolazione raggiunge l’apice: la moglie ritiene che le luci a gas della loro abitazione si stiano affievolendo (fatto certo), ma il marito riesce a mettere in discussione arrivando a negare questa constatazione obiettiva.

Quando si può parlare di gaslighting?
Oltre a essere entrato nei manuali di psicologia per descrivere una forma sottile di abuso psicologico[1], oggi il termine viene anche utilizzato in altri contesti. Uno di questi riguarda l’impiego delle tecniche di manipolazione di massa e le conseguenti ripercussioni negative sul benessere psicofisico, soprattutto in ambito di propaganda politica. Il gaslighting si nutre della vulnerabilità sociale e degli stereotipi interiorizzati, rafforzando gli squilibri di potere esistenti e promuovendone di nuovi.
Secondo gli ultimi studi in merito, sembrano esserci almeno cinque contesti in cui questa forma di manipolazione si manifesta più di frequente:
  • all’interno di relazioni intime;
  • nei rapporti genitore-figlio;
  • in campo medico;
  • a livello politico o istituzionale;
  • in ambito lavorativo.
Queste forme di gaslighting si basano su dinamiche diverse: ad esempio, le situazioni di violenza domestica spesso includono abusi verbali, mentre sul posto di lavoro si possono verificare forme di discriminazione razziale e/o di genere, più o meno conclamate. Alla base però si trova sempre l’affermazione di squilibri di potere.

Fasi e segni della manipolazione
Il gaslighter cerca in tutti i modi di minare ogni certezza e sicurezza della propria vittima, la quale inizia a dubitare della sua stessa memoria, dei suoi sentimenti ed emozioni, della sua capacità valutativa e di comprensione della realtà. La vittima vive in una sorta di stato confusionario, in cui diventa incapace di prendere qualsiasi decisione, anche la più semplice. L’unica àncora di salvezza è rappresentata dall’abusante stesso, che acquisirà sempre più controllo fino a soggiogare totalmente la sua “preda”.

Di seguito alcune espressioni solitamente usate da un gaslighter:
  • “Te l’avevo già detto, non ricordi?”
  • “Sembri pazzo, lo sai, vero?”
  • Fai sempre la vittima”
  • “Il mio lavoro è più importante del tuo!”
  • “Nessuno ti amerà mai come me”

In tale forma di abuso si possono individuare tre fasi evolutive principali (Mascialino, 2011)[2] :
  1. Fase dell’incredulità e distorsione della comunicazione. Il manipolatore si presenta con un comportamento ambivalente: la persona risulta innamorata o accondiscendente e disponibile, ma al contempo inserisce di tanto in tanto dialoghi destabilizzanti o silenzi astiosi, che puntano a disorientare la vittima. Tuttavia, in questo primo stadio la vittima non ritiene vero ciò che le accade intorno o ciò che le viene raccontato, in quanto possiede ancora una certa sicurezza nelle proprie capacità intellettive.
  2. Fase della difesa. Le certezze della vittima iniziano a sgretolarsi e inizia ad attuare comportamenti collerici causati dalla volontà di ribadire la propria consapevolezza, sostenendo la non veridicità di quello che le viene raccontato. È durante questa fase che le tipiche espressioni usate dal gaslighter – “Ti arrabbi sempre”, “Sei una persona troppo sensibile”, “Sei pazzo” – vengono reiterate fino all’estenuazione.
  3. Fase depressiva. L’apice della violenza psicologica viene raggiunto in questo stadio. La vittima si convince di avere qualcosa di sbagliato e la vicinanza al proprio abusante diventa sempre più necessaria.

A questo punto la manipolazione psicologica può trasformarsi anche in violenza fisica e per la vittima, ormai totalmente assoggettata al suo abusante, diventerà sempre più arduo troncare quella spirale discendente.

Riproduzione riservata


Bibliografia
[1]  Il Consiglio dell’Ordine degli psicologi del Lazio ha inserito il “danno da gaslight” nelle “Linee guida per l’accertamento e la valutazione psicologico-giuridica del danno biologico-psichico e del danno biologico- esistenziale” con delibera del 2009.
[2] Mascialino R., “Il gaslighter e la sua vittima”, Associazione italiana di psicologia e criminologia, corso di Psicologia Criminale e Scienza delle Tracce, 2011.



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